Si è chiusa con un’altra sconfitta l’avventura delle Tempeste&Sirene nel primo, storico Campionato di Football Americano femminile. Ma non si può parlare di sconfitta quando a vincere è un’incontenibile onda di entusiasmo.
Busto Arsizio, 25 giugno 2013 – Sono le 16.30 di una assolata domenica di giugno. Centinaia di palloncini gialli e blu si alzano in volo, mentre un papà e una mamma si tengono per mano…è il saluto del campo a Erika Lazzari, runningback bolognese ventiseienne, scomparsa tragicamente lo scorso febbraio. L’energia e la commozione riempiono l’aria e gli sguardi. Comincia così l’ultima giornata di campionato per le Tempeste&Sirene, una partita caratterizzata da molti errori dovuti all’inesperienza ma anche da alcune azioni davvero degne di nota e ben orchestrate, come il TD di Eva Gnouamozi, arrivato come un fulmine a ciel sereno a pochi minuti dal fischio d’inizio. Sembravano essere partite con il piede giusto, le Tempeste, ma alla fine i troppi infortuni patiti nell’arco della stagione e le assenze hanno penalizzato la squadra, che ha dimostrato comunque coesione e tanto cuore.
“Malgrado non si sia riusciti a vincere neanche un incontro, sono comunque soddisfatto del lavoro svolto”, commenta Alessandro Di Lorenzo, Presidente dei Blue Storms e head coach della squadra femminile. “Questo per noi è solo l’inizio: esordire in un Campionato Italiano non è mai facile, soprattutto se lo sport è nuovo di zecca. Praticamente tutte le giocatrici erano alla loro prima esperienza e quello cui puntavamo era creare delle basi tecniche, sulle quali costruire per le prossime stagioni”.
Tornando alla partita: “Finalmente sul campo ho visto delle vere giocatrici di football: cariche, grintose, hanno dato l’anima, consapevoli di quello che stavano facendo e di quello che stava succedendo.
Purtroppo non è stato sufficiente. Troppo caldo, scarsa preparazione atletica, troppi infortuni e troppi “aggiustamenti” sul campo non ci hanno permesso di chiudere meglio la partita.”
“I problemi più grossi in difesa”, continua Ivano Griffanti, coach del reparto difensivo, “tante erano le giocatrici “fuori ruolo” e questo, per il livello tecnico globale della squadra, si è rivelato un problema enorme”.
Menzione d’onore per Veronica Besana, quarterback bianco-blu capace di giocare sia in attacco che in difesa con grande autorità e per Silvia D’Alessandra, pilastro della difesa.
Partita in sordina con una manciata di giovani pioniere, l’avventura in “rosa” del football americano a Busto ha via via assunto dimensioni importanti: ventitre le giocatrici a roster ma il numero è destinato a salire, visto l’interesse riscontrato. Ciò che sicuramente la società bustocca intende fare è però migliorare la parte atletica: troppi infortuni in questa stagione, per lo più da ascrivere ad una preparazione un po’ approssimativa per la maggior parte delle ragazze. “Il football americano non è uno scherzo,” sottlolinea il DS del team bianco-blu Silvio Garzonio, “non si può improvvisare in campo, perché ad ogni incontro si trovano atlete sempre più agguerrite e decisamente più preparate sul piano fisico”. Estate di lavoro, dunque, per le Tempeste&Sirene, che l’anno prossimo vorranno certamente giocare un ruolo importante nel Campionato CIFAF.
La strada è ancora lunga ma si sa…il viaggio di una vita comincia con un sol passo.
Allegati: Foto by Fabio Oriani
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Ufficio Stampa
Barbara Allaria
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